Ci sono musiche, come la maggior parte delle colonne sonore, che nascono confinate in un film.
Alle volte però, succede che alcune di quelle musiche siano così delicate da iniziare a volare su un piano più alto e volteggiare tra la fantasia degli ascoltatori anche senza la zavorra di una macchina da presa. Sono musiche privilegiate, perché vengono facilmente riconosciute da tutti: sia dagli amanti di cinema, che dagli amanti della musica, che dai semplici spettatori occasionali. E questa è una di quelle.
Senza voler banalizzare, racconta di una vita costellata di emozioni, forti come la passione o laceranti come una perdita. E quindi parla a tutti, perché che ci sia una guerra di mezzo o meno, quando si parla di cuore, non fa alcuna differenza.
Quando la ascolto mi piace pensare a una persona cara, mi abbandono al ricordo, ai sapori della mia infanzia. Con tutte le cose belle ma anche brutte che ci sono state, con tutte le persone che ho conosciuto e quelle che ho lasciato. E mi lascio emozionare. Volo con la musica fin nei luoghi del cuore e quando il brano termina mi lascio andare ad un sospiro come quando, tornando da un viaggio, afferro la maniglia, e con sollievo penso “Ahhh… Finalmente a casa.”
Sono certo che questa musica porterà a casa anche voi…
La Musica dá strani effetti ed ha diverse chiavi di lettura, anche letteralmente, che ognuno applica secondo regole, cultura, stile di vita. In realtà conosco solo la Musica come arte nobilissima alla quale dedicarsi con devozione e sacrificio, una missione alla quale avviare giovani talenti perché ne conservino la bellezza e tramandino umilmente il lavoro dei geni che nei secoli l’hanno trasformata da linguaggio semplice a forma estrema di bellezza e comunicazione. Altri usano la Musica certi di averne il diritto, al solo scopo di apparire…caratteri deboli ed incerti che poggiano sugli “altri”…continuerò ad amare l’ingenuità e combattere sempre l’arroganza e la stupidità dei vanitosi che mai potranno godere della Musica ma solo illudersi di poterla possedere. Ma l’aria non si potrà mai possedere…alcuni la potranno inquinare, forse, proprio per la rabbia di realizzare la loro mediocrità ed impotenza e forse avvelenare l’aria stessa inconsci di respirarla loro stessi ed esserne prima o poi sopraffatti. Un consiglio agli ingenui: ” nessun timore! Basterà starne lontani e non condividere le stesse… arie…”
Andrea Tessarollo