“…il pane quotidiano…!”

…così oggi, 25 giugno 2017, si chiude l’anno accademico della nostra Scuola di Musica. Facciamo sempre un bel rinfresco alla fine ed ogni famiglia porta qualcosa da bere e da mangiare per sancire la voglia di fare comunità e di stare in comunità. Una volta si condivideva pane e companatico, chiacchiere e risate, canti e musica…già…

I maestri condividono emozioni con i piccoli allievi; maestri di livello artistico ma soprattutto umano, assoluto. Maestri che la fortuna della consuetudine, della frequentazione e dell’umanità spesso fanno dimenticare ai piccoli con chi stiano realmente suonando od apprendendo…così capita che affianco a te, al pianoforte, a battere il tempo ci sia il Maestro di Cappella di San Giusto o un violino della VBO appena rientrato da una tournée mondiale o un grande flautista col suo “flauto d’oro”…ecco…il pane quotidiano, che spesso dimentichiamo sia parte vera della nostra Cultura, parte sacra di rituali pagani e religiosi…ognuno ” spezzi il pane” che è cattiva educazione tagliarlo con il coltello, contrariamente a quanto l’igiene consiglierebbe. Il pane onesto, spezzato con le mani anche sporche e rugose di dignità, lavoro ed offerto come segno di amicizia…ho poco, ma è tuo…anzi, di più: “È NOSTRO!”

Ognuno porterà qualcosa… “Tu porti il tuo pane, vero?” unisono squillante di Anna e Gaia, “si, ne farò uno con la cipolla ed uno con i pomodorini!”…” uhm…si può averne uno con le olive?”…”oh si, dimenticavo le olive! Certo!!!” …così, arrivato a casa, ho iniziato ad impastare pensando che avrei fatto felici due ragazzine con un pezzo di pane e la fatica non esisteva più perché loro avevano faticato un anno di studi per meritarsi quel pane, quel Natale che oggi è trecentosessantacinque giorni all’anno, per alcuni…spetta a noi che torni una volta sola a premiare le fatiche ed onorare la fiducia dei bambini che il loro lavoro sarà giustamente riconosciuto da quei maestri che indicano percorsi sconosciuti ed ai quali ciecamente si affidano. Ai maestri, il compito di tenere sveglie le loro curiosità ed ansie e di costringerli ad affrontarle a viso aperto con la sola forza del loro apprendere. Così anche oggi spezzeremo il pane con le mani oneste sporche di qualche lacrima che condirá quel pasto come il migliore di sempre e che il primo morso cancellerà, trasformandola nel più bel ricordo: “me lo sono proprio meritato!” e niente sarà più gustoso…

A TUTTI I NOSTRI FANTASTICI ALLIEVI

Andrea

Posted in O.W.O.L..

Ho la testa tra le nuvole quel tanto che basta per bucarle e vederci dietro un po' di sole anche nelle giornate più grigie.

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