Siamo tornati!
Scende il tramonto su questa nostra splendida avventura. E che tramonto!
Rieccoci in Italia una settimana più tardi, una settimana più vecchi.
È stato un viaggio indimenticabile, per un sacco di motivi. Uno su tutti: è stata una prima volta e, come tutte le prime volte, era avvolta da un velo di avventura, inesperienza, curiosità e aspettativa; quindi tutto, dalla colazione al “terzo tempo”, è stato avvolto da una magia genuina, quasi ingenua.
È andato tutto bene. Potevano esserci un’infinità di problemi, che avevamo provato ad immaginare, prevedere, anticipare nel periodo che ha preceduto la partenza. La pianificazione ha subìto dei ritocchi “al volo” con la necessaria flessibilità che richiede una esperienza come questa. Di questo ringrazio tutti i nostri compagni di viaggio, in particolar modo i genitori al seguito dei bambini più piccoli, perché li hanno sempre saputi proteggere e mantenere sereni durante tutto il viaggio. Se tutto è andato bene è merito anche loro. Un grazie di cuore.
Un ringraziamento speciale lo riservo “ai fioi” che, come vuole la tradizione di ogni gita che si rispetti, occupavano la parte in fondo del pulman. Tutti ragazzi fantastici, che hanno dato una mano enorme, sia a bere birre 😬😬 che a montare e smontare l’attrezzatura in dieci minuti. Ragazzi, siete stati meravigliosi compagni di avventura, ci avete messo il cuore in questa vacanza. ❤️
Un altro grazie, speciale, lo riservo a due persone che non conoscevamo neppure: Pier e Rolfi. Gli autisti del bus di Antoniazzi. Due persone buone che hanno vissuto con noi questa settimana; con uno slancio e una partecipazione che non sospettavamo. Si è creata subito quell’alchimia che lega le persone simili e le fanno sentire come se si conoscessero da sempre. Siete parte di noi, ragazzi!
Un’ultima considerazione la dedico al senso di questo viaggio. Come dice Nik, non è importante il “dove”, ma il “con chi” succedono le cose. Una volta ho letto da qualche parte:
“Il peggior tradimento che potete fare a voi stessi è non fare ciò per cui vi brillano gli occhi.”
E a me, con voi, gli occhi brillano ogni dieci minuti… quindi, veramente, grazie di tutto.
Da un viaggio come questo non si ritorna mai uguali. Credo che, a noi, sia capitato: non siamo più uguali a prima. Siamo più amici di prima!
Ah… e abbiamo anche meno denti 😆
