Ai miei bravissimi allievi

…”Complimenti al loro insegnante”…

…ricostruire un oggetto d’arte nella mente prima e poi nelle mani…

Nella nostra langa sperduta bisognava prima far conoscere la bellezza di una strumento che i giovani spesso confondono per deviazioni di massa… è stato un lavoro duro, durato anni, ricondurre i bambini a quei suoni fantastici e puliti e ora si può lavorare.

Qualcuno, in passato mi chiedeva correttamente perché gli allievi di chitarra facessero così pochi progressi rispetto ad altri strumentisti; forse adesso capiscono che non è questione di bravura dell’insegnante o dell’allievo ma di ricostruire una cultura persa per superficialità e brama di profitto.

Oggi, i nostri allievi non sono certo i migliori del mondo e nemmeno i loro insegnanti ma di certo i nostri allievi finalmente sono consci della bellezza dello strumento e della responsabilità di farlo ascoltare in modo dignitoso e non virtuoso perché di fenomeni che si pongono davanti allo strumento e sopra la Musica, rovinandole l’essenza, ne abbiamo abbastanza.

Allora sarà sempre e solo il vostro cuore il metronomo ideale sia nel suonare che nell’ascoltare.

Come dico sempre, siate a servizio dell’arte e non usate l’arte per mettervi in mostra.

Non esiste un bravo maestro se non c’è un allievo ed una famigia disponibili a condividere il lavoro… Io sono un manovale, in fondo, che trasmette la curiosità di voler vedere il prodotto finito, che apparirà all’improvviso come per miracolo illuminando lo sguardo e la mente… senza preavviso se non per quella vocina che ti dice che prima o poi arriverà…

Così guardo con ammirazione ogni piccolo gesto dei miei allievi perché conosco la fatica e se sono diventati più bravi di me… beh, allora sono stato un maestro…

Ai miei bravissimi allievi, tutti!!!

Andrea

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