Un amico chiede: “Perché continui a pagare soldi per far fare musica ai tuoi figli? Vuoi che diventino musicisti?”i
“Beh, devo confessarvi che io non pago per far fare musica ai miei figli; personalmente non può importarmi di meno che diventino dei musicisti.”
“Quindi se non stai pagando per la musica per cosa stai pagando?”
“Pago per quei momenti in cui i miei figli son così stanchi che vorrebbero smettere ma non lo fanno;”
“Pago per quei giorni in cui i miei figli tornano a casa da scuola troppo stanchi per andare a lezione, ma ci vanno lo stesso;”
“Pago perché i miei figli imparino disciplina e concentrazione;”
“Pago perché i miei figli imparino ad aver cura del proprio corpo, della propria mente e dei propri gusti estetici;”
“Pago perché i miei figli imparino a lavorare con gli altri e a essere buoni compagni di squadra;”
“Pago perché i miei figli imparino a gestire la delusione quando non ottengono subito ciò che vogliono, ma devono ancora lavorare duramente;”
“Pago perché i miei figli imparino a crearsi degli obiettivi e a raggiungerli;”
“Pago perché i miei figli imparino che ci vogliono ore ed ore ed ore di lavoro e allenamento per creare qualsiasi cosa, e che il successo non arriva da un giorno all’altro;”
“Pago per l’opportunità che hanno e avranno i miei figli, di fare amicizie che durino una vita intera;”
“Pago perché i miei figli possano stare su un palcoscenico anzichè davanti a uno schermo;”
“Potrei andare avanti ancora ma, per farla breve, io non pago per la musica; pago per le opportunità che la musica dà ai miei figli di sviluppare qualità che serviranno loro per tutta la vita e per dar loro l’opportunità di far del bene alla vita degli altri.”
“E da quello che ho visto finora penso che sia un buon investimento.”