L’ANIMA DELLA MUSICA

…la caratteristica che distingue i grandi dai dittatori è che i primi si circondano di persone libere e geniali mentre i dittatori si circondano di idioti perché, chiosava Trilussa, “il …Uno” è grande solo quanti più sono gli zeri che gli stanno dietro!”

…cosa c’entra con la Musica? Fermo restando che io non sono un grande, da sempre ho saputo riconoscere nelle persone la loro grandezza e genialità ma anche la loro bassezza e mediocrità ed ho sempre amato condividere esperienze solo con i primi evitando il più possibile i secondi. Istinto, niente di più. Ho avuto modo di apprezzare e scontrarmi con queste genialità perché la caratteristica che li rende speciali è la loro libertà ed unicità oltre ad un carattere deciso.

Francesco è uno di questi. Unisce ironia ed intelligenza ad una flemma quasi anglosassone o forse superiore agli stessi inglesi. Riesce, caso unico, a seguire di sguincio, diversi dialoghi in contemporanea mentre risponde o usa il suo telefono; sembra quasi lo fissi come per concentrarsi e ciò lo fa sembrare assente fino al momento in cui interviene puntuale. Ciò che mi ha illuminato, ce ne fosse stato bisogno, riguardo il suo essere speciale, è stata una considerazione che mi passò durante la recente visita al Museo del Violino di Cremona. Francesco ha la capacità di emozionarsi (e se lo frequenti lo diresti un tipo distaccato e razionale) di fronte ai capolavori dell’arte o dell’ingegno umano o naturale, ma sempre con estrema lucidità. Di fronte al Cremonese e  meditando sulla spiegazione della guida che chiariva il concetto che un violino di quella qualità non è riproducibile industrialmente, mentre “polliciava” immancabilmente sul suo smartphone senza nemmeno guardarmi mi disse: “Ecco, questa è una vera conquista dell’uomo! Qualcosa che nessuna macchina sarà mai in grado di costruire!”…già, distrutto in due parole il concetto di società industriale…

Questo dobbiamo insegnare ai bambini. Dobbiamo farli tornare alla sensibilità ed alla unicità dell’artigianato artistico e pensare che loro sono unici e che possono essere creatori di cose uniche! La consuetudine che li vuole branco o idioti alla moda non può essere vincente…certo ci vorrebbero tanti Francesco a parlare ai bambini…magari come fa lui, con lo sguardo fuggente ed il sorriso ironico di chi guarda lontano ma sempre in direzione della bellezza…

Andrea Tessarollo

 

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