…”Lesi!!! Dai, lesi pò!!…dico loro di andarsene perché i genitori saranno stanchissimi e sono già per le scale…”Si, ma ti …lesi!” Tommaso parla sono dialetto, tra l’altro in modo perfetto e simpatico, Filippo lo stesso ma Tommaso è più …mazzariol…occhi vivaci, cervelli svegli e maturi in due piccoli cuoricini di quinta elementare…Ribadisco che dopo avrei letto…così saluto tutti e mi dirigo dentro l’aula per sistemare buttando l’occhio al banner dove scrivo ritmi, musica o notizie utili per i bambini; leggo in fondo alla pagina…
…è istintivo girarmi e vedere le due simpatiche canaglie inginocchiate spiarmi da dietro la porta …una testa sopra l’altra, mi allargano un sorriso ed io gli sollevo pugno e pollice ridendo e guardandoli sparire felici per le scale…ora la tensione mi abbandona, per stasera è finita e posso tirare un sospiro che però mi spegne togliendomi le forze e chiudendo gli occhi mi chiedo se sono triste o felice perché non capisco quella strana sensazione che mi blocca ma mi soddisfa. Rimango fermo in piedi per un minuto prima di mettere via gli strumenti e riordinare…domani si ricomincia, la mattina ancora lì ed al pomeriggio il coretto di Rocadelle…so che non ha senso niente di ciò che faccio perché niente ha un senso se non l’irrefrenabile bisogno di farlo ed il senso, forse, me lo danno i Tommaso, i Filippo, le Irene, i Franco, i Kleidy, i Cristian, le Jessica, i Giosuè, gli Stefan, i Matteo, i Samuele, le Ilaria ecc ecc…assieme a tutti i loro potenti sorrisi …
Andrea
