CONCERTO IN FAMIGLIA


È arrivato anche quest’anno in punta di piedi ed anche se per molti rappresenta quasi il termine, per noi è l’ennesimo giro di boa.
Ci sono stati eventi, cambiamenti, successi e qualche scivolata, abbiamo tenuto la media di voto alle certificazioni in Conservatorio, sopra la media di 8,50 e parliamo di Conservatorio, non di corsi autogratificanti ed auto esaminati senza alcun riconoscimento ufficiale. Abbiamo portato la nostra italiana “trevisanità” fino in Germania, passando dalla Slovenia e fino alla Macedonia, ricevendo sempre complimenti per ciò che facevamo e come lo facevamo. Il 21 dicembre di quest’anno è però diverso…ci sarà ospite Maria, una ragazzina di 11 anni che arriva dalla Germania assieme alla sua famiglia di Musicisti e poi tornerà Pepa, così apprezzata lo scorso anno per la sua umanità e splendida voce. Un Concerto in Famiglia che per la prima volta realizza un finale in tema ed a sorpresa.
È un Concerto vero, con i suoi alti e bassi, di una Scuola di Musica, non certo di una Orchestra di professionisti ma come ci piace dire, di una Orkestra che suona “bello”…che è più difficile che suonare bene. Dedicato a Venezia perché simbolo dell’incuria e della disattenzione verso la Cultura e l’Arte, che sembra essere il life-motive di questa epoca storica di pochi valori e di poca sostanza. Proveremo come sempre a sollevare minimamente l’attenzione e l’importanza di una istituzione, la famiglia, messa a dura prova e forse destinata a scomparire in quella che era la sua forma tradizionale e ormai desueta in un contesto di “odio globale” che è l’unico vero risultato al momento, di questo cambiamento. Il 21 riuniremo ancora le famiglie per realizzare una piccola favola che ora ci chiedono addirittura abbia un séguito…ci metteremo le forze, tutte, come sempre e contro tutto e tutti ma sapendo che tanta gente ama ciò che facciamo per i nostri ragazzi. Sarà un CONCERTO ma sarà triste pensare che potevamo essere di più e che delle famiglie non festeggeranno…faremo meno rumore possibile perché davvero non c’è tanta voglia di festeggiare se non per onorare il ricordo e la voglia dei nostri allievi di divertirsi a raccogliere il frutto di anni di lavoro …perché la vita continua e loro sono qui con noi a ricordarcelo e a dirci che dobbiamo continuare per onorare la vita.
Ce lo chiede AVIS, con le quali Comunali di Salgareda e Ponte di Piave condividiamo l’intento e La Nostra Famiglia di Oderzo che sarà aiutata dalla raccolta fondi collegata, una goccia di speranza, e le Amministrazioni di Salgareda e Ponte di Piave che ci ospitano con entusiasmo a turno.
Con tanta tristezza toccherà tirarsi su le maniche e dopo un po’ la vita e la confusione torneranno a prendere il sopravvento come è giusto che sia.
Grazie a tutti quelli che ci danno forza ed aiuto per continuare e per prime le famiglie dei nostri allievi.
“Tradizione è tenere viva la fiamma, non adorare le ceneri…”

Gli Orkestrani

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